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Chi siamo

La nostra storia

Eccoci qua, siamo Alarico e Charlotte e questa è la nostra piccola azienda agricola di montagna a conduzione familiare, situata nella magnifica Valsesia, ai piedi del Monte Rosa. Alleviamo capre e vacche da latte di razze rustiche da montagna, con una minor produzione di latte e carne rispetto a razze piú selezionate da allevamento, ma che riescono ad adattarsi perfettamente all'ambiente alpino in cui viviamo e che ci permetto di realizzari prodotti con una maggior qualitá. Sul sito trovertete tutte le informazioni sui nostri prodotti ricche di descrizioni e foto e le modalità per venerci a trovare in azienda per acquistare direttamente, dove potrete anche conoscerci di persona, ma soprattutto vedere chi realmente vi permette di avere il cibo sulle vostre tavole: gli animali!



Nel 2015 Alarico decide di far nascere da solo il piccolo allevamento, inizialmente ad uso familiare, con pochi capi caprini. Non avendo strutture di famiglia si cerca una piccola stalla in affitto, ma nella nostra valle non se ne trovano facilmente! Si recupera quindi una antica stalla tradizionale in pietra e si cerca di far il possibile per adattarla. Il posto non é dei migliori: privo di accesso stradale, obbliga a portare tutto il materiale e il fieno a spalla. La luce elettrica ovviamente non é nemmeno da prendere in considerazione e lo stesso vale per l'acqua! Un'altra cosa importante che purtroppo manca in quel felice posto é... il Sole! Per 3-4 mesi all'anno purtroppo nemmeno lui osa avvicinarsi a quel posto tanto felice. All'Isola, cosi si chiama quel "paradiso" che ha permesso all'azienda di nascere, l'attivitá prosegue per ben 5 lunghi inverni, fino ad arrivare nel 2020 a quello che é stato il piú grande traguardo: la costruzione della stalla nuova! Dopo anni di ricerca di terreni, ditte costruttrici, permessi, infinita burocrazia italiana, COVID, e chi piú ne ha piú ne metta, nel dicembre del 2020 le capre riescono ad entrare in quella che per loro é una villa!



Ed è proprio nel 2020 che inaspettatamente si aggiunge alla nostra famiglia anche Charlotte. Conosciuta quasi per caso per la realizzazione di suo progetto video, si appassiona subito alla grande famiglia. Oggi dedica la maggior parte del suo tempo a questo progetto occupandosi principalmente delle vendita, ma anche collaborando molto attivamente alla gestione delle capre e alla caseificazione. Purtroppo non siamo ancora in grado di poter sopravvivere in 2 con le sole entrate aziendali, quindi bisogna aggiustarsi a fare lavori extra sacrificando quindi manodopera all'azienda.

Quello stesso anno la famiglia si allarga nuovamente ed entrano a far parte dell'azienda... le nostre super vacche! Abbiamo deciso di iniziare con un numero molto contenuto di capi per poter crescere gradualmente. Ma la stalla nuova è spaziosa, chissà un domani quante saranno...


Il Becco della Guardia

Il nome dell'Azienda

Non é stato per nulla semplice trovarlo! Abbiamo vagliato mille idee per diversi anni, ma nessuna ci convinceva. Un giorno é arrivata l'illuminazione! Potrá sembrare strano, di solito accade il contrario, ma in questo caso é nata prima l'idea del logo che poi ha portato al nome dell'azienda. Tanti potranno trovarlo carino, ma magari apparentemente con poco senso, soprattutto per chi non conosce il nostro alpeggio estivo. Il "Becco della Guardia", in dialetto valsesiano " 'l Bec d'la Varda", é infatti il nome della punta che domina sul nostro territorio di pascolo: l'Alpe Vallone. Ma il becco é anche il maschio della capra, e l'azienda é nata come allevamento caprino, per poi espandersi a quello bovino. E cosí durante una fredda e piovosa giornata all'alpe é nata l'idea del nome e del logo: una sorta di "gioco di parole" quindi che collega il nome della vetta dove pascoliamo e l'animale che rende possibile il nostro lavoro (del resto senza il maschio, le capre non possono partitore e quindi produrre latte!). Quello che vedete nel logo é infatti la faccia di un bel becco abbinata alla croce posta sulla vetta, con il Monte Rosa di sfondo, il tutto abilmente stilizzato da Dina Traversaro.